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Manuela

Un sogno che si avvera

#PUREMOUNTAINGIRLS

È cominciata così…
Nella primavera del 2019, con un’amica, stavo cercando degli articoli nel Salewa Store di Bergheim, in Austria. Una grande esperienza: i consigli competenti e lo sconto per il Woman Day sui miei acquisti mi avevano messa di ottimo umore. Alla cassa, la commessa mi aveva convinta a partecipare al concorso a premi “Women in the Mountain”. Malgrado non abbia mai vinto nulla, l’idea era allettante, visto che non perdo occasione di andare in montagna con le mie amiche.

Tornata al solito tran tran quotidiano, non ho più pensato al concorso tanto che, ad aprile, a momenti mi lasciavo sfuggire l’e-mail del servizio di assistenza clienti di Salewa.
“Conferma dell’accettazione del premio! Oggetto: Women in the Mountain, congratulazioni, hai vinto!”

Non riuscivo a crederci. Avevo vinto davvero: avrei avuto l’opportunità di fare un’escursione in montagna con la guida alpina Stephanie Marcher, assieme a un’amica. Incredibile! Proprio io, che non avevo mai vinto nulla in vita mia, nemmeno al Luna Park. Naturalmente volevo approfittare di questa chance irripetibile e organizzare qualcosa di speciale. Il mio sogno: godermi un paradiso naturale, le montagne dell’Alto Adige. Poi Steffi ha proposto una “escursione alle Tre Cime” nelle Dolomiti di Sesto, un posto che volevo vedere da sempre!

Quelle di Sesto formano la catena montuosa più nordorientale delle Dolomiti in Italia. Volevamo fare un piccolo attraversamento con vista sul versante nord delle Tre Cime, che sono situate all’estrema parte orientale dell’Alto Adige. Steffi ci ha prenotato un confortevole albergo a Santa Maria, nei pressi di Dobbiaco.

Il 16 agosto, io e la mia amica Renate siamo partite dall’Alta Austria in direzione Alto Adige. A Mittersill ci aspettava una colazione con Prosecco, per prepararci alle meravigliose giornate che avremmo vissuto.
Dopo l’arrivo a Santa Maria e il check-in all’hotel, abbiamo sfruttato l’occasione per una passeggiata meditativa verso la Cappella. Poi ci siamo crogiolate al sole del pomeriggio, gustando gelato ed espresso a Dobbiaco: questa sì che è una vacanza!

Nel frattempo, Steffi ci aveva informate per telefono sul piano per il giorno dopo.
Il programma di sabato: alle 6:15 Ferdi, il gestore dell’albergo, avrebbe portato noi tre “pulzelle” in auto sulla strada a pedaggio. Senza il suo aiuto, il tour si sarebbe rivelato troppo lungo per noi.

La cena era squisita, un preambolo perfetto all’imminente escursione.
Alle 5:45, fresche e vispe dopo una nottata di riposo, siamo rimaste sbalordite, vedendo l’intero buffet della colazione preparato apposta per noi.

Sabato 17 agosto 2019, ore 6:15
Steffi passa a prenderci puntualissima. La nostra guida alpina, una donna straordinaria, resta con noi durante l’escursione della giornata. Per permettere a me e Renate, austriache, di girare liberamente tra i monti dell’Alto Adige, Salewa ci ha messo a disposizione un vero angelo delle montagne.

Auronzo, Tre Cime: ha inizio il nostro tour.
Sono assolutamente incantata dall’atmosfera mattutina in montagna. Ci ritroviamo quasi sole ai piedi delle Tre Cime. Essere immersa in uno scenario simile risveglia in me un senso di libertà, gratitudine e meraviglia.
Il percorso ci porta fin oltre la Malga Langalm sulla via delle Dolomiti, verso il Rifugio Tre Cime (sentiero 101). Presto avvisteremo il Rifugio Pian di Cengia, dove vogliamo fermarci più tardi, ma prima dobbiamo raggiungere una vetta! Saliamo fino alla “Croda Fiscalina”. Comunque, potremo celebrare la nostra vittoriosa salita soltanto dopo che un folto gruppo di altri escursionisti ci ha liberato gli ultimi metri per la croce di vetta. Dal momento che, lungo il sentiero, eravamo praticamente da sole, adesso tutto questo andirivieni ci sembra piuttosto spassoso. Per fortuna, Steffi aveva organizzato il tour in modo da non farci trovare troppa “confusione in zona”. Ce l’abbiamo fatta, finalmente, e riusciamo persino a scorgere il Großglockner, la montagna più alta dell’Austria. Vediamo anche la splendida Gais in alto, illuminata dal sole rosso e giallo. Il cielo è appena nuvoloso, il tempo perfetto per questa escursione!
Dopo aver scattato un paio di foto, torniamo al rifugio. Le squisite specialità altoatesine ci aspettano. Le maestose montagne attorno a noi ci ridanno energia, e viviamo l’unicità dell’Alto Adige in un’atmosfera meravigliosa. Siamo pronte così per continuare la discesa. Oltrepassiamo il Rifugio Zsigmondy con i lama lungo la via. Purtroppo non abbiamo tanto tempo per fermarci ad ammirarli e coccolarli, dobbiamo scendere ancora un bel po’ a valle. Dal Rifugio Fondovalle proseguiamo per il Piano Fiscalina, e scendiamo ancora. Finalmente, verso le 15:30, intravediamo la fermata dell’autobus. La sola camminata ci ha preso oltre sei ore! Stentiamo a crederci. L’autobus ci riporta a Dobbiaco. Per fortuna, Steffi ha parcheggiato qui la sua auto. Ci riaccompagna all’hotel: che sollievo non dover più camminare! Anche se l’aria pura della montagna ci ha rilassate, la differenza di quota ci ha stancate davvero molto. Ci concediamo un meritato riposo nella sauna dell’hotel e l’ottima cena ci rimette in forze per la domenica.

Domenica 18 agosto 2019
Dopo la colazione, lasciamo l’albergo e ci dirigiamo verso il lago di Braies. La nostra cara Steffi ci aveva suggerito: “Dovete assolutamente andarci ed essere al parcheggio prima delle 10!” La passeggiata al lago è come un sogno. Uno scenario di monti d’indescrivibile bellezza incornicia il limpido lago alpino e ci fa dimenticare la vita di tutti i giorni. Arriva sempre più gente e, dopo aver preso il sole sulla riva di ghiaia, ci incamminiamo verso la via del ritorno, con un po’ di malinconia.
In questi due giorni abbiamo avuto la possibilità di scoprire una regione di grande bellezza e di incontrare persone meravigliose, che ci hanno mostrato più da vicino la loro casa, l’Alto Adige. Grazie, Salewa, per questa incredibile, fantastica sorpresa. D’ora in poi, parteciperò sicuramente più spesso ai concorsi a premio.

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